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Scopri come donare i tuoi prodotti

Dal 1998 noi di Re.So. ci impegniamo nel recupero del cibo invenduto ma ancora adatto a essere consumato, sostenendo i valori della solidarietà sociale, della lotta allo spreco e dell’economia circolare. Coordinando una grande rete di Associazioni locali, facciamo sì che i prodotti recuperati vengano ridistribuiti alle famiglie in condizione di bisogno del nostro territorio. 

Per il nostro lavoro è essenziale la partecipazione di aziende, negozi, supermercati e produttori sensibili al tema dello spreco e disposti a donarci le proprie eccedenze, alimentari ed extra-alimentari. 

Vuoi iniziare a donare i tuoi prodotti?

 

chiama il +39 328 155 2608 o il +39 335 743 4754 oppure scrivi a re.so@email.it

Spiegaci di cosa si tratta e approfitta delle agevolazioni fiscali.
Del trasporto ci occupiamo noi

Chi può donare?

 

Possiamo ricevere donazioni
di beni alimentari ed extra-alimentari da:

 

  • Imprese della grande distribuzione
  • Punti vendita
  • Piccoli esercizi commerciali
  • Ristorazione organizzata e collettiva
  • Produttori artigianali o industriali
  • Mercati ortofrutticoli

Guarda il video e scopri come funziona!

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Leggi la guida di Re.So. alla donazione

Cosa sono le eccedenze alimentari e quali prodotti possiamo ricevere

Quando parliamo di eccedenze alimentari ci riferiamo al cibo ancora idoneo al consumo umano che, per varie ragioni, non ha potuto essere venduto sul mercato. Per meglio dire: ci interessano gli sprechi che si generano all’interno della filiera agroalimentare, dalla produzione agricola o industriale fino ad arrivare alla gestione degli invenduti in supermercati, negozi e così via.

Nei casi più comuni, le eccedenze alimentari sono prodotti:

  • Rimasti invenduti per carenza di domanda
  • Che non rispettano le specifiche del produttore o del cliente;
  • Che hanno alterazioni nell’imballaggio e/o nell’etichettatura, ma comunque non tali da comprometterne il consumo e la corretta informazione;
  • Con un’indicazione temporale precisa (ad esempio, sono rimanenze di un’attività promozionale o prodotti dedicati alle festività e rimasti invenduti)
  • Che hanno superato la data indicata nella dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” (chiamata anche termine minimo di conservazione o TMC) ma possono ancora essere consumati in sicurezza (vedi documenti utili).

Se questi prodotti sono in regola con le norme di sicurezza alimentare e informazione al consumatore, possono essere donati e quindi recuperati e destinati alle persone in condizione di bisogno, così come stabilito dalla Legge 19 agosto 2016 n. 166, cosiddetta “Legge Gadda”.

È qui che entra in gioco Re.So. Recupero Solidale. La nostra associazione può ricevere e ridistribuire:

  • Latte
  • Legumi
  • Pelati/passata di pomodoro
  • Pesce/carne in scatola
  • Sale
  • Olio extra-vergine di oliva e olio di semi
  • Prodotti sott’olio e sott’aceto
  • Farina
  • Zucchero
  • Pasta
  • Riso
  • Prodotti per la colazione (fette, biscotti, marmellata ecc.)
  • Prodotti per la prima infanzia (carne, frutta)
  • Acqua, tè, caffè
  • Succhi di frutta e bibite varie.

Possiamo ricevere anche cibo e prodotti per animali, compreso il cibo troppo danneggiato ma ancora adatto proprio al consumo animale.

 

Importante

Chi dona:

  • È responsabile della corretta gestione dei prodotti e del mantenimento dei requisiti igienico-sanitari fino al momento della cessione
  • Seleziona le eccedenze alimentari da donare in base al rispetto dei requisiti di qualità e igienico-sanitari attualmente vigenti
  • Adotta le misure necessarie ad evitare rischi di commistione o scambio tra prodotti che sono stati destinati alla donazione e prodotti destinati ad altri fini.
Quali prodotti extra-alimentari possiamo ricevere?

NRe. So. può ricevere e conservare in magazzino anche prodotti extra-alimentari. Ci riferiamo a:

  • Prodotti per l’igiene della persona e la pulizia della casa
  • Piccoli elettrodomestici
  • Giocattoli
  • Biancheria per la casa (lenzuola, coperte, piumoni, tovaglie ecc.)
  • Oggettistica varia (scatole, serviti per la tavola, valigie, suppellettili ecc.)
  • Mobili
  • Prodotti per il giardinaggio
  • Attrezzatura per il mare
  • Vestiario e intimo uomo/donna
  • Materiale scolastico (quaderni, astucci, penne, lapis, pennarelli, colla in stick, gomme da cancellare ecc.)
  • Materiale vario ancora pienamente utilizzabile.

Importante: possiamo ricevere solo prodotti nuovi, non gestiamo l’usato.

I prodotti extra-alimentari che non vengono distribuiti direttamente alle famiglie bisognose vengono messi in vendita a un prezzo solidale all’interno dei nostri mercatini.

    Le agevolazioni fiscali

    La cessione gratuita di beni a favore di Re.So. – che è ricompresa nella cessione a enti pubblici e associazioni del Terzo Settore aventi esclusivamente finalità di assistenza, beneficienza, educazione, istruzione, studio o ricerca scientifica – viene assimilata alla distruzione, per cui a chi dona non viene applicata l’IVA sulle merci in uscita e viene riconosciuta la detrazione dell’imposta assolta a monte.

    L’art. 16 della Legge 166/2016 chiarisce quali sono i prodotti donati per cui si può godere di questa agevolazione fiscale, e cioè: eccedenze alimentari, medicinali e articoli di medicazione, prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa, integratori alimentari, biocidi, articoli di cartoleria e cancelleria, prodotti tessili e di abbigliamento, mobili e complementi di arredo, giocattoli, materiali per l’edilizia inclusi i materiali per la pavimentazione, elettrodomestici ad uso civile ed industriale, nonché televisori, personal computer, tablet, e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elettronico, non più commercializzati o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che non ne modificano l’idoneità all’utilizzo o per altri motivi similari.

    Per quanto riguarda le imposte dirette, la medesima legge stabilisce che i beni ceduti gratuitamente non si considerano destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ai sensi dell’articolo 85, comma 2, del TUIR, e quindi il loro valore non può essere tassato come ricavo. Quindi, tali cessioni non vengono sottoposte a tassazione IRES o IRPEF.

    Perché chi dona possa ottenere le agevolazioni fiscali è necessario:

    • Emettere un documento di trasporto (DDT) per ogni cessione gratuita, contenente:
      • La data
      • Gli estremi del cedente
      • Gli estremi del cessionario
      • Gli estremi dell’incaricato del trasporto
      • La quantità e la qualità della merce
      • La sua destinazione
    • Trasmettere agli uffici dell’Amministrazione finanziaria e ai comandi della Guardia di finanza competenti, per via telematica, una comunicazione riepilogativa delle cessioni effettuate in ciascun mese solare, con l’indicazione, per ognuna di esse, dei dati contenuti nel relativo DDT (o documento equivalente) nonché del valore dei beni ceduti, calcolato sulla base dell’ultimo prezzo di vendita. La comunicazione è trasmessa entro il giorno 5 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le cessioni.
      Questa comunicazione non è necessaria se vengono cedute eccedenze alimentari facilmente deperibili e per le cessioni che, prese singolarmente, abbiano un valore non superiore a 15.000 euro.
    La riduzione della tariffa sui rifiuti

    La legge Gadda prevede per i Comuni la possibilità di riconoscere un abbattimento della parte variabile della tariffa sui rifiuti alle attività commerciali e industriali che producono o distribuiscono beni alimentari e decidono di donarli gratuitamente perché vengano redistribuiti alle persone bisognose. 

    Per ottenere la riduzione è necessario presentare la documentazione relativa ai prodotti donati nei modi e nei tempi indicati dal Regolamento (pagg. 18-19).

    Cosa fa Re.So. dopo aver ricevuto i prodotti?

    In qualità di beneficiari della donazione di beni alimentari, noi di Re.So. siamo responsabili del rispetto della corretta prassi igienica nelle fasi di trasporto, cernita, stoccaggio e distribuzione alle Associazioni della nostra rete.

    Una volta arrivati gli alimenti in magazzino, i nostri volontari sono organizzati per provvedere alla loro sistemazione – valutando se c’è bisogno di qualche intervento o nuovo imballaggio – e, se occorre, al momentaneo stoccaggio. La ridistribuzione avviene in questo modo: dedichiamo un giorno alla settimana alla preparazione dei pacchi alimentari destinati a ciascuna associazione e un altro giorno ad accogliere le associazioni che si recano da noi per ritirare il proprio quantitativo, secondo una turnazione mensile.

    Per quanto riguarda i beni extra-alimentari, i nostri volontari provvedono alla riparazione, all’imballaggio e alla sistemazione in magazzino. I prodotti che non possono essere dati direttamente alle famiglie bisognose sono rimessi in circolo e venduti a un prezzo solidale durante i nostri mercatini. La quasi totalità del ricavato delle vendite di questi oggetti torna comunque alle Associazioni: o sotto forma di buoni alimentari, o come alimenti che acquistiamo direttamente noi di Re.So. per poter rifornire il magazzino e garantire una disponibilità di cibo costante e ben equilibrata.

    Chi dona riceve da Re.So., entro la fine del mese successivo a ciascun trimestre (salvo diversa richiesta dell’azienda), una dichiarazione contenente:

    • Gli estremi dei documenti di trasporto (o equivalenti) relativi alle cessioni ricevute
    • L’impegno a utilizzare i beni donati in conformità alle nostre finalità istituzionali.
    Documenti utili scaricabili

     

    FAQ

    Si possono fare donazioni anche in modo non continuativo?
    Sì, per noi di Re.So. è molto utile ricevere donazioni di prodotti anche in modo occasionale.
    Contattaci al +39 328 155 2608 oppure al +39 335 743 4754 per definire tempi e modi del trasporto al nostro magazzino.

    Vorrei organizzare un incontro in azienda per conoscere Re.So.. È possibile?
    Sì. Siamo felici di poter condividere i nostri valori fondanti, raccontare le nostre attività e la nostra storia e sensibilizzare le persone sul tema dello spreco alimentare e dell’economia circolare. Contattaci al +39 328 155 2608 oppure al +39 335 743 4754, spiegando di cosa vi occupate e cosa ti ha spinto a chiedere un nostro intervento in azienda.

    Potete ricevere donazioni in denaro da aziende, oltre che/al posto di donazioni di prodotti?
    Sì. Possiamo ricevere contributi economici sia da privati che da aziende, trovi tutte le informazioni qui. Ti ricordiamo che i soldi che riceviamo vengono usati solo per comprare prodotti alimentari destinati a persone indigenti: i nostri volontari non ricevono rimborsi o retribuzioni. E poi, facendo una donazione si può usufruire di detrazioni fiscali.

    Riferimenti Legislativi

    Legge n. 166 del 2016 (cd. Legge Gadda)
    Legge n. 155 del 2003 (cd. Legge del buon samaritano)
    Comunicazione della Commissione Europea (2017/C 361/01) – Orientamenti della Commissione Europea specifici per le donazioni alimentari

    Adempimenti perché la donazione non sia assimilata ai ricavi:
    Art. 13 del D.Lgs. n. 460 del 1997
    Art. 53 del DPR n. 917 del 1986
    Circolare n. 168/E del 26 giugno 1998

    Adempimenti perché siano esenti ai fini IVA
    Art. 2 DPR n. 441 del 1997

    Progetto approvato con D.D.R. 13511/23
    con il contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana