Questa è la prima intervista con le aziende protagoniste del progetto Reso Recupero Solidale: iniziamo con INPA, un’azienda di Sant’Ansano (Vinci) che produce e vende prodotti tipici italiani e in particolare toscani, realizzando sottoli, sottaceti, condimenti pronti, salse, sughi e così via. INPA è anche partner per la ristorazione collettiva e per la grande distribuzione organizzata.

La storia di quest’azienda è la storia di una famiglia, che ha come capostipite Emilio Innocenti e la moglie Franca, e che è arrivata adesso alla terza generazione. 

Dal 1959, quando Emilio e Franca si dedicavano a tagliare le verdure in una stanza per farne dei sottaceti, siamo oggi a uno stabilimento di 10.000 mq e 50 dipendenti.

La produzione è cambiata adeguandosi ai tempi, e insieme ai miglioramenti tecnici è cresciuta anche l’attenzione all’ambiente, per esempio con adeguati studi sul consumo di risorse, metodi per ridurre al minimo gli imballaggi, e la recente installazione di un impianto fotovoltaico che copre la metà del fabbisogno dell’azienda.

Insomma, questa è una tradizione familiare ma anche una tradizione di valori e impegno per la comunità: Emilio, il fondatore, sosteneva iniziative e realtà locali di ciclismo e calcio, e oggi INPA fa la sua parte in nuovi modi. E questo ci introduce anche alla collaborazione con Reso: guarda cosa ci ha raccontato Simone Persia.

Questa azione fa parte di “Re. Te. Solidale: recuperiamo e redistribuiamo le eccedenze alimentari del territorio”, un progetto approvato con D.D.R. 13511/23, con il contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana.