L’incendio che ha colpito il nostro magazzino giovedì notte ha reso inagibile circa metà della struttura. Nella zona interessata ci sono ancora detriti e oggetti bruciati da rimuovere, e finché non sarà effettuata un’ispezione tecnica non sarà possibile accertare l’eventuale presenza di danni strutturali. L’area, al momento, ci è interdetta.

Nel frattempo abbiamo dovuto restringerci nelle parti non danneggiate del magazzino o in spazi temporaneamente messi a disposizione da Geos e dal Centro di accoglienza. A situazioni come questa seguono inevitabilmente operazioni complesse: pulizie, inventari, riorganizzazione logistica, pratiche burocratiche, coordinamento degli aiuti – il tutto aggravato dal caldo di questi giorni.

Alcune attività essenziali a sostegno delle associazioni del territorio riprenderanno a breve. Molte altre però sono ferme, soprattutto quelle legate al recupero e alla redistribuzione di frutta e verdura. Non è più possibile, per esempio, accogliere i cassoni di merce non alimentare destinata ai mercatini della solidarietà, né le forniture di frutta e verdura provenienti dai mercati all’ingrosso. I camion che le trasportano arrivano spesso in orari variabili e, senza spazi in cui conservarle fino al giorno dopo, la distribuzione diventa impraticabile.

Guardando ai prossimi mesi, la situazione è critica. Perché Re.So. possa continuare a svolgere il suo ruolo di riferimento nella distribuzione di beni sul territorio – con criteri trasparenti e condivisi all’interno di una rete costruita in oltre vent’anni – servono due interventi urgenti: accertare l’entità dei danni nella zona colpita e ripristinarne l’agibilità, e trovare uno spazio provvisorio – grande abbastanza e vicino all’attuale sede – per ricevere e distribuire i prodotti. Uno spostamento fuori Empoli per noi non è sostenibile.

In questi giorni, abbiamo ricevuto tantissimi segnali di vicinanza e sostegno: volontari sempre pronti a intervenire, collaborazioni offerte da altre realtà e istituzioni del territorio, donazioni e proposte di eventi benefit. «Siamo stanchi, ma sinceramente colpiti e grati per il sostegno che ci sta arrivando», ha detto Marinella Catagni, presidente di Re.So. «La cosa più urgente per noi è disporre di uno spazio adeguato dove lavorare e conservare le merci. Pensiamo alle tonnellate di prodotti che riceviamo ogni mese e che facciamo vedere spesso in fotografia, e a quelle che speriamo di raccogliere a ottobre con la prossima raccolta straordinaria insieme a Unicoop. Non possiamo permettere che tutto questo vada sprecato. Come volontari stiamo dando il massimo e anche di più e speriamo che ci sia data la possibilità di far ripartire questo servizio, che è di tutti».