Il progetto “Re. Te. Solidale: recuperiamo e redistribuiamo le eccedenze alimentari del territorio” continua: nella seconda intervista abbiamo dato spazio a un’impresa che è strettamente legata alla nascita e allo sviluppo della nostra Associazione. Stiamo parlando della Cooperativa, meglio conosciuta come il gruppo Unicoop Firenze.

Per questa particolare occasione, Enrico, vicepresidente di Re.So., ha invitato le nostre due ospiti – Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza Unicoop, e Marinella Catagni, presidente di Re.So. – a ripercorrere le tappe, le condizioni e i bisogni che hanno condotto alla nascita dell’Associazione; a spiegare come funziona l’ingranaggio del recupero di prodotti; e a sottolineare quali benefici e quale impatto abbia avuto questo progetto di volontariato nella filiera di distribuzione di un’azienda.

Infine, in un’ottica futura, Marinella e Daniela hanno concordato sull’importanza di attivare una collaborazione sempre più proficua e sistematica e di comunicare meglio quali opportunità Re.So. offre a imprese, negozi e produttori.

Quello fra Unicoop Firenze e Re.So. è un esempio eccellente di partnership fra ambito produttivo e associazionismo, fra mercato e volontariato. Fin dall’inizio – era il lontano 1998 – questa collaborazione ha potuto contare sul coinvolgimento e la disponibilità di molte persone diverse (dipendenti, soci, volontari, capi-reparto e dirigenti); sulla condivisione di valori; sulla sensibilità e l’attenzione dell’azienda, che ha saputo far sua la richiesta di soci e dipendenti e cogliere l’opportunità di gestire in modo diverso invenduti e prodotti non commercializzabili.

E certamente se, pur coi suoi normali alti e bassi, questa partnership non è mai venuta meno, tanto si deve al riconoscimento dei reciproci ruoli: da una parte un’azienda che ha dimostrato una ineguagliata continuità nella donazione di prodotti (alimentari e non); e dall’altra un gruppo di volontari – nella stragrande maggioranza pensionati, e comunque tutti a titolo gratuito – che si è avvicendato con grande forza e caparbietà per tenere vivo un progetto che impatta in positivo sulla vita di centinaia di persone indigenti del Circondario, da ormai oltre 25 anni.

Questa azione fa parte del progetto Re. Te. Solidale: recuperiamo e redistribuiamo le eccedenze alimentari del territorio, con il contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana.