Quando lunedì 9 marzo 2020 fu annunciato il blocco totale di ogni attività per pandemia da Covid19, lo stupore e poi lo sgomento furono enormi. A Re.So. cessò ogni attività e sembrò veramente che la vita rimanesse sospesa.


Dopo pochi giorni, però, le telefonate delle associazioni che avevano bisogno di rifornirsi di prodotti alimentari e la dimensione dell’emergenza, di cui cominciavamo a prendere coscienza, ci fece uscire dallo stordimento in cui eravamo piombati. Un rapido giro per verificare la disponibilità dei volontari, la concessione dell’autorizzazione a operare da parte dell’Amministrazione comunale, in quanto “servizio essenziale”, e il magazzino riaprì.


Da allora non abbiamo più chiuso, neppure ad agosto, continuando nel nostro impegno di vicinanza e di sostegno alle persone in condizioni economiche difficili, nonostante i numerosi problemi, e anche i rischi, che abbiamo dovuto affrontare. Infatti, una serie di cause concomitanti – la diminuzione di prodotti recuperati, la mancata Raccolta alimentare, prevista per metà aprile, e l’aumento dei bisogni delle associazioni – andava velocemente svuotando le riserve del magazzino. Decidemmo allora, siamo ad aprile, di destinare tutto il ricavato dei mercatini Solidarietà in Festa 2019 (20.000 euro) alle associazioni, per permettere loro di comprare i prodotti che noi non avevamo, e di investire 10.000 euro per acquistare i prodotti alimentari essenziali.


Contemporaneamente, ci siamo ingegnati per recuperare alimenti, trovando una grande risorsa nei prodotti congelati, rimasti nei frigoriferi delle aziende produttrici oltre la data entro cui avrebbero dovuto essere consegnati ai clienti, a causa della chiusura di bar e ristoranti. Grazie alla legge Gadda, questi prodotti, ancora ottimi, possono essere consegnati alle persone indigenti. Si è aperto così per noi un importante canale di recupero, ma si è posto anche il problema della conservazione di grandi quantità di prodotti congelati. Come al solito, l’insorgere di un problema ci ha visto tutti impegnati nel risolverlo, e così tra acquisti e recuperi riusciamo a dotarci in tempi rapidi di tutto il necessario. Grazie al finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, abbiamo potuto acquistare nel corso dell’anno un nuovo frigorifero e un nuovo congelatore.


Nel mese di maggio l’Assessore al sociale del Comune di Empoli ci ha chiesto di confezionare circa 400 pacchi alimentari e di portarli al domicilio dei cittadini che avevano fatto domanda per i buoni alimentari stanziati dal Governo italiano, ma che non avevano ricevuto niente perché le loro domande erano arrivate a finanziamento finito. L’Amministrazione comunale avrebbe rimborsato i soldi spesi per l’acquisto dei prodotti, ma tutto il resto sarebbe stato a carico nostro.
I pacchi dovevano essere consegnati entro il 2 giugno. Con notevole incoscienza, abbiamo accettato. È cominciato così un periodo frenetico: acquistare prodotti buoni al prezzo più basso, trovare chi ci donasse le scatole, far arrivare i prodotti al magazzino in tempi rapidissimi … e, naturalmente, portare avanti la nostra normale attività. Al confezionamento dei pacchi e alla consegna hanno collaborato i giovani della Sinistra Giovanile del PD. Saranno loro, circa una ventina, ad alternarsi per portare i pacchi a domicilio, con allegria e tanta disponibilità, con meraviglia per il “mondo” che scoprivano e con rispetto per coloro che vedevano in difficoltà.


In autunno nuove associazioni hanno chiesto di entrare nella nostra rete di distribuzione tanto che, alla fine dell’anno, siamo arrivati ad avere 34 associazioni che si riforniscono al nostro magazzino.


In questo anno così complicato, non abbiamo mai fermato neppure il Pronto in Tavola, servizio di consegna di pasti a domicilio per le persone in ridotto stato di autonomia. La mensa del Comune, nonostante le scuole chiuse, ha continuato a funzionare per questo servizio, con cui abbiamo continuato a garantire un pasto caldo a tutti coloro che ne avevano necessità.


Naturalmente, non siamo riusciti a organizzare né a maggio né a dicembre il nostro mercatino, unica fonte di autofinanziamento per la nostra associazione, e questo ci costringerà, per il 2021, a diminuire il sostegno economico alle associazioni, oltre a dover essere molto oculati nelle spese per il nostro magazzino.