Recentemente è stato assegnato alla Città di Milano il premio internazionale Earthshot Prize, un premio per l’ambiente creato dal principe William e dalla Royal Foundation, la fondazione della famiglia reale inglese. Il premio è andato alla città di Milano per un sistema di raccolta di cibo inutilizzato da supermercati e ristoranti allo scopo di distribuirlo a cittadini bisognosi in collaborazione con le Associazioni di volontariato locali. La Città di Milano ha avviato da anni un progetto di intervento complessivo sul tema del cibo (Milan Urban Food Policy Pact) sia per raggiungere migliori risultati in termini di alimentazione salutare sia per il recupero di cibo altrimenti destinato a rifiuto.
Noi dell’Associazione Recupero solidale (Re.So.), che operiamo in tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa e non solo, abbiamo letto con interesse e con piacere questa notizia che riguarda il grande lavoro che viene fatto in varie località per la lotta allo spreco alimentare. Nello specifico, il premio è stato assegnato a Milano per il lavoro svolto nel recupero alimentare relativo ad un volume di 130 tonnellate di cibo l’anno.
Confrontando il lavoro di Milano con il lavoro svolto da noi (e sostenuto dalla rete delle Associazioni di Volontariato locali), non possiamo che essere molto orgogliosi in quanto i volumi del nostro lavoro sono molto vicini a quelli di Milano, considerando anche le ben diverse dimensioni. Tenendo conto del solo recupero di prodotti altrimenti destinati a rifiuto, nell’anno 2020 abbiamo recuperato e redistribuito 100 tonnellate di merce (tra cui 4 tonnellate di prodotti freschi e 5 di prodotti surgelati), a cui vanno sommate le 87 tonnellate di frutta e verdura anch’esse distribuite alla popolazione in condizione di bisogno. Questi valori sono ulteriormente aumentati nell’anno 2021 in quanto nei primi 9 mesi abbiamo recuperato e distribuito 94 tonnellate di prodotti.
Questo grande risultato, che sostiene il bisogno di centinaia di famiglie del nostro territorio, è frutto dell’impegno di Re.So. e dei suoi volontari in prima persona, ma si sostiene e continua a resistere per la continua collaborazione delle 35 Associazioni di Volontariato che sono il tessuto vivo della nostra rete.
Il nostro lavoro prosegue, pur tra diverse difficoltà, e ha bisogno del sostegno e del contributo concreto di tutti i soggetti consapevoli – cittadini, enti e amministrazioni – dell’importanza della lotta contro lo spreco e della vicinanza ai soggetti in condizioni di bisogno.